ANDREA BONZI - CONSULENTE ORGANARIO

DOCUMENTI MAGISTERIALI


INTRODUZIONE - CONSIDERAZIONI SULLA SITUAZIONE DELLA LITURGIA

Non è un mistero che - specialmente in ambito europeo, ma non solo - la liturgia della Chiesa cattolica sia oggi in profonda crisi.
Una crisi che riguarda molteplici aspetti che sono sintetizzabili nella parola "confusione": nell'Introduzione a questa sezione abbiamo letto una analisi documentata e lucida riguardo al ruolo della musica in particolare, ma la confusione - per le medesime ragioni esposte nel documento citato - riguarda più generalmente l'essenza stessa della liturgia, estendendosi al significato e quindi alle forme stesse dei riti. Lo si può capire dalle risposte che riceviamo quando proviamo a rivolgere a bruciapelo a sacerdoti, teologi e perfino agli stessi liturgisti la domanda "cosa è la liturgia": qual è la sua natura e qual è la sua essenza. La non univocità, fino alla contraddittorietà, delle risposte è il sintomo principale della grave confusione di cui parliamo.

Le ragioni di questa crisi sono profonde e una loro indagine esaustiva richiederebbe spazi e risorse che qui non possiamo permetterci - anche se naturalmente essa ha conseguenze dirette e rilevanti su ciò di cui ci occupiamo più direttamente: organo, musica e canto in liturgia.
Riteniamo che un buon metodo per affrontare discrezionalità, confusione e disordine sia il riproporre l'autentico magistero della Chiesa in materia; magistero reperibile in precisi documenti ed interventi che leggeremo in queste pagine - senza la pretesa di imporre a nostra volta un punto di vista tra i tanti, ma tentando una lettura il più possibile leale e scevra di interpretazioni surrettizie allo scopo di cogliere quale sia la natura stessa del gesto liturgico.

UN ENORME PROBLEMA EDUCATIVO

Rimane un problema educativo enorme, che riguarda in particolare il clero. Esso si sente, nei fatti, padrone assoluto dell'azione liturgica: ed è normale, purtroppo, che dall'alto di questa convinzione non dia ascolto a voci più preparate della propria riguardo ai vari aspetti di cui la realtà liturgica si compone. Sono molti i danni che questa mancanza di umiltà provoca, primo fra tutti - ci permettiamo - il perdere di vista il fatto che il principale attore della liturgia è Gesù Cristo stesso.

A fronte di questo, considerando che spesso non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e considerando anche che altrettanto spesso le stesse realtà diocesane che sarebbero preposte ad essere autorità in materia - ci riferiamo in particolare ai vari Uffici liturgici e Commissioni di Musica sacra -, lontano dall'essere un aiuto reale sono anzi quasi sempre parte del problema di fatto avallando discrezionalità e confusione fino all'arbitrio, siamo costretti a prendere atto che organisti e cantori - quando anche esistono in parrocchie e diocesi, senza essere sostituiti dalle classiche persone di buona volontà prive dei livelli minimi di preparazione musicale e culturale - rimangono nella frustrazione dell'essere inascoltati e del vedere misconosciuto, quando non rifiutato a priori, un lavoro che invece, dal punto di vista educativo, sarebbe addirittura vitale.

Se ormai tale frustrazione è arrivata al punto da far desistere musicisti, cantori e chiunque prenda sul serio la liturgia in ambito parrocchiale e diocesano, può forse essere più costruttiva una ripresa di coscienza che arrivi - per amore della liturgia e della verità della liturgia, consci del fatto che su questo campo si gioca non una mera questione cuolturale ma la fede stessa - a tentare iniziative comuni fino a fare pressioni sempre più forti negli ambienti ecclesiastici perchè siano corrette storture incancrenite ormai da oltre cinquant'anni.

LA LITURGIA NEL MAGISTERO DELLA CHIESA

Proprio anche per questo ci sembra ancor più utile proporre quanto l'autentico magistero ecclesiale ha detto e dice riguardo quella realtà chiamata "liturgia". Volutamente eviteremo qui di proporre una riflessione analitica sui documenti nella loro interezza e in tutte le loro conseguenze pratiche: operazione di una vastità alla portata unicamente dell'interezza del corpo ecclesiale lungo una storia che non sta a noi definire nei tempi e nelle modalità.
Invitiamo però i lettori, specialmente se organisti o cantori impegnati nel servizio in liturgia a qualsiasi livello, ad operare un confronto il più leale possibile tra l'autentico magistero e la reale pratica della liturgia nei luoghi in cui ognuno quotidianamente si trova ad operare e a vivere.

Invitiamo altresì, qualora il lettore lo desideri, a proporci eventuali contributi derivanti da questo lavoro, che troveranno spazio su queste pagine: siamo convinti che il confronto sull'esperienza reale sia un primo, necessario passo verso quella presa di coscienza cui accennavamo inizialmente.

Diamo di seguito un elenco, in costante aggiornamento, dei documenti magisteriali sulla liturgia. Viene data ovvia preminenza ai documenti conciliari e ai documenti pontifici in quanto ultima garanzia di autoreevolezza in materia.

LA COSTITUZIONE "SACROSANCTUM CONCILIUM"

Iniziamo dal documento che più di ogni altro si trova citato quando si parla di liturgia e di rapporti tra musica e liturgia: lo riproponiamo integralmente nella versione liberamente scaricabile da questo link

altri link

S. Pio X - Inter Sollicitudines, 22 novembre 1903 da questo link da questo link da questo link da questo link da questo link da questo link da questo link da questo link da questo link da questo link da questo link da questo link

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